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Vlog: cos'è e differenze con il blog

Vlog e Blog non sono la stessa cosa anche se l’intento per cui nascono, pressappoco, è lo stesso. In questa guida tracceremo le principali differenze e cercheremo di scoprire in che modo si comunica attraverso questi strumenti con un particolare focus su alcune tecniche.

Innanzitutto: cos’è un blog

Cominciamo con la definizione di blog per la quale i manuali riportano che si tratta di uno strumento di comunicazione online attraverso il quale si intrattengono dei lettori. Ebbene per avere un blog ti servirà acquistare un hosting WordPress professionale, creare un sito web e imparare ad aggiornarlo quotidianamente o periodicamente, cercando di ritagliarti una nicchia di fan ai quali interessa ciò di cui parli.

Il blog deve essere corredato da accortezze che riguardano il posizionamento sui motori di ricerca e da un’analisi periodica sugli argomenti da trattare. Mettendo in campo le migliori tecniche e strategie di marketing, quindi, il blog può iniziare a collezionare tante visite mensili che, ben presto, si trasformano in guadagni. Un blog, quindi, diventa un punto di riferimento per un preciso pubblico di persone alle quali piace leggere ciò che scrivi. Può trattare qualsiasi argomento ma, per avere successo, deve essere sempre originale, creativo e diverso dalla mole di siti web simili con i quali è importante fare i conti. Richiede buone doti di scrittura, capacità di saper interpretare i trend del momento ma anche competenze tecniche per portare un sito web ad essere performante, ben posizionato e facile da navigare. Cosa possiamo dire, invece, del vlog? Ecco una piccola guida introduttiva per chi vuole cominciare!

Cos’è un vlog

Il vlog non è altro che la versione video del blog. In pratica si caratterizza per il formato video che si sostituisce a quello della scrittura e, quindi, richiede competenze aggiuntive in video-editing per la creazione dei contenuti. Anche il vlog può trattare di qualsiasi argomento, come ricette, animali, moda, viaggi o risparmio. L’unica differenza che lo caratterizza dal blog è, per l’appunto, il modo in cui si esprimono in contenuti. Se la scritture richiede buone dosi di capacità e di inventiva, il video richiede qualche strumento in più e delle competenze nella post-produzione di un video. Il vlog, tuttavia, può essere ospitato da altre piattaforme già esistenti e non richiede necessariamente la creazione di un sito web apposito per ospitare i contenuti. Per esempio su YouTube ci sono milioni di canali a cui puoi iscriverti gratuitamente per seguire il tuo vlogger di fiducia e ricevere sempre aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.

Cosa fa un vlogger

Il vlogger, quindi, studia le tendenze del momento e gli interessi del suo pubblico per redigere un piano editoriale da realizzare in formato video. Al tempo stesso il vlogger realizza in modo concreto l’idea immortalando con la video-camera la sua idea e proponendola ai fan dopo un’attenta fase di post-produzione. Infine il vlogger pubblica i contenuti prestando attenzione al tipo di piattaforma scelta, all’immagine di anteprima e alla caption che ti invoglia a guardare il video e a seguirlo per restare sempre aggiornato sui nuovi contenuti. In poche parole svolge un insieme di mansioni molto simili a quelle del blogger ma con la “complicazione” aggiuntiva di dover rendere tutto fruibile in formato video. Per questo necessita di strumenti e conoscenze che riguardano il mondo del video e le analizza in base alle performance ottenute che daranno un’idea dell’andamento del vlog e di come potrebbe essere migliorato.

Ci sono differenze di comunicazione?

Le differenze di comunicazione sono molteplici, dal momento che il formato video e quello della scrittura si identificano come registri linguistici differenti. Il video richiede la capacità di saper trasformare le informazioni in messaggi semplici, di breve durata e dal timing scandito e ritmato. La scrittura richiede uguali capacità di semplificazione ma senza mai perdere di vista la SEO e la logica con cui determinati contenuti vengono indicizzati sui motori di ricerca. Se il video è pensato per non annoiare mai lo spettatore, l’articolo scritto deve anche tener conto delle difficoltà di lettura su uno schermo illuminato, magari piccolo e angusto come quello di uno smartphone. Quindi le differenze di comunicazione riguardano in particolar modo la fruizione dei contenuti da parte dei destinatari e deve tenere conto di questo come fattore principale. È chiaro che il video facilità la creazione dei contenuti dal momento che offre le immagini come informazioni di supporto ma è anche vero che rende più difficoltoso il procedimento di creazione. D’altro canto la scrittura semplifica di molto le operazioni di messa online dei contenuti ma, dall’altro, richiede abilità grammaticali e stilistiche non indifferenti per arrivare al successo e piacere alle persone.


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