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Spam, cosa significa e cos'è lo spamming

Spam è una parola piuttosto inflazionata oggi, perché vi si fa riferimento anche in merito a quelle persone che non fanno altro che pubblicizzare la propria attività sommergendovi di segnalazioni sui social o via chat. In realtà lo spam è un fenomeno piuttosto fastidioso per il web che andrebbe contrastato con i giusti mezzi. Non è una buona idea fare spam, né tantomeno subirlo. Per questo oggi vedremo cos’è realmente e quali problemi comporta.

Cosa significa spam

Spam o spamming corrisponde all’invio di messaggi monotematici indesiderati, commerciali o offensivi. L’invio deve essere fatto presso indirizzi generici e sconosciuti e solitamente fa riferimento alla cartella mail. Di solito è noto, infatti, come posta spazzatura o junk mail. Lo spam può essere fatto tramite qualsiasi sistema di comunicazione come forum, mail, social ecc… Con gli spammer professionisti si possono rischiare fenomeni di phishing e altre spiacevoli conseguenze dalle quali è necessario sapersi difendere.

Spam significa letteralmente inondare le persone di pubblicità, che è lo scopo finale. Lo spammer invia messaggi identici a migliaia di persone raccogliendone gli indirizzi grazie a spambot o semplicemente acquistandoli. A volte gli indirizzi sono semplicemente trovati per tentativi, con software che cercano gli indirizzi usando delle liste di nomi comuni di persona. Ciò che caratterizza lo spam è la ricezione di un messaggio che l’utente non ha dato il permesso di ricevere. Il fenomeno dello Spam è considerato uno dei più odiosi della rete e, se stai pensando che sia pur sempre una strategia commerciale, ti sbagli di grosso. Se hai un tuo sito web o hai in mente di realizzarlo le uniche regole da seguire per promuoverlo e promuovere la tua azienda sono avere un buon servizio hosting che protegga i tuoi dati e quelli di chi naviga, creare contenuti chiari e accattivanti e informare gli utenti su quali modalità di contatto sono previste per chi lascia i propri dati. Il tutto deve essere ovviamente accompagnato da una strategia di comunicazione e marketing orientata alle conversioni e studiata precedentemente a tavolino. Ingannare gli utenti non è una strategia ma una scorciatoia che, a breve, si ritorce sempre contro chi ha ideato il tranello. Lo spam è esso stesso un tranello perché invia messaggi indesiderati a persone che lo cestineranno con la speranza di avere un ritorno che punti sulla legge dei grandi numeri: più mail invio più ho la possibilità che qualcuno abbocchi. Ma non c’è strategia peggiore di questa perché, se da una parte la legge dei grandi numeri ha la sua valenza, dall'altra c’è da considerare che le persone hanno un cervello pensante e che non amano essere ingannate. Sul web poi, gli utenti hanno man mano sviluppato degli "anticorpi", per cui le truffe e lo spam massiccio vengono presto messi a tacere, salvo qualche caso.

Da cosa deriva il termine "spam"

Curiosamente il termine spam ha origini non troppo recenti e deriva da uno sketch comico trasmesso su una rete televisiva americana. Si tratta del Monty Python’s Flying Circus ed è il programma che ha dato origine al termine. La scena propone una antica locanda frequentata da vichinghi che sono intenti a mangiare mentre una cameriera cantilena agli ospiti cosa c’è nel menu. Mentre legge il menu la cameriera ripete continuamente il termine "spam" che è il nome di una carne in scatola americana il cui nome deriva dalla contrazione di Spiced Ham. La cameriera propone uova e spam, salsiccia e spam, spam, pancetta e spam ecc… fino a rendere il cliente riluttante all'alimento, soprattutto quando, al culmine della situazione, tutti i vichinghi presenti iniziano a ripetere a cantilena "spam, spam, spam".

Tipi di spam

Lo spam oggi è specializzato al punto da essere analizzabile in diverse tipologie. Diciamo che tutti noi, quotidianamente, subiamo spam per cui gli esempi che vedremo sono tutti piuttosto comuni. Alcuni sono innocui, altri decisamente più pericolosi.

  • La prima tipologia è quella dello scam, ovvero orientato a truffare le persone e a rubare loro dati. Di solito prevede mail che tentano di fraternizzare con la vittima chiedendo aiuto o millantando eredità da riscuotere.
  • Ci sono poi i tentativi di phishing, ovvero i metodi per ingannare l’utenza rubando password e dati sensibili, magari facendo credere alla vittima di essere sulla pagina di login della sua banca. Il phishing mima siti web autorevoli e ti spinge a fidarti travestendosi da qualcosa che tu reputi sicuro e che poi ti ruba i dati più sensibili.
  • Lo spam può avere a che fare anche con i malware, ovvero programmi dannosi per il PC che si auto installano se non sei stato troppo prudente nella navigazione e possono essere anche inviati per mail come pdf o doc. Sembrano file innocui ma possono innescare un vero e proprio danno.
  • Ci sono infine le newsletter a cui non ci siamo mai iscritti e, per questo, sono considerabili spam. In realtà non si tratta propriamente di spam ma di una pratica non richiesta che infastidisce l’utenza senza creare troppi danni. A volte, infatti, le mail che riceviamo possono provenire da terze parti che abbiamo autorizzato durante un’iscrizione ad un sito o ad un portale.

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