Vai al contenuto principale

Sottodominio, quando conviene crearne uno?

La progettazione di siti web passa attraverso la scelta e l’attivazione di un dominio con il tuo fornitore di hosting preferito. A questo puoi collegare anche un sottodominio che, nella gerarchica dei DNS – Domain Name System, è posto al di sotto di quello principale. Ma a cosa potrebbe servirti un sottodominio? Quali sono le finalità d’uso dei sottodomini? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.

Cos’è un sottodominio

Sicuramente ti sarai imbattuto nei DNS e se non sai di cosa si tratta forse è il caso di fare un piccolo ripasso prima di passare ai sottodomini. Il sistema dei nomi di dominio, ovvero Domain Name System, serve ad assegnare determinati nomi ai nodi della rete, ovvero agli host. Questi nomi vengono tradotti tramite una risoluzione con gli indirizzi IP originali. Questo servizio viene erogato tramite un database caratterizzato dai server DNS. È per questo che il DNS ha una struttura gerarchica ad albero rovesciato ed è suddiviso in domini i quali, a loro volta, corrispondono ad un nameserver.

I nameserver conservano i database con le informazioni dei domini e comunicano con i nodi successivi quando devono trovare informazioni di altri domini. I nomi dei domini terminano con un punto, dopo di cui è collocata la radice, ovvero la DNS root zone. I server che si collegano ai domini radice sono chiamati root nameservers e conservano l’elenco dei server di tutti i domini di primo livello, gli LTD. I root nameservers sono in tutto 13 e di questi 10 sono negli Stati Uniti, due in Europa ed uno in Giappone.

Una volta attivato il tuo piano hosting e registrato il nome del tuo dominio potrai anche procedere all’acquisto di un sottodominio. La definizione classica è molto semplice e spiega che il sottodominio è il dominio collocato all’interno di un altro dominio. Ogni nome di dominio è sempre composto di un dominio di primo livello che termina con l’estensione .it, .com, .org ecc… e un dominio di secondo livello che corrisponde al nome del sito. In aggiunta puoi anche lavorare su un dominio di terzo livello che, in parole semplici, è un sottodominio del dominio di secondo livello. Questo non è possibile con tutti i fornitori di hosting ma con Tophost, per esempio, puoi farlo. Se hai acquistato un hosting con noi, quindi, qui trovi la guida semplice che ti spiega come attivare un sottodominio di terzo livello con Tophost

A cosa serve un sottodominio

A cosa potrebbe mai servire un sottodominio, ovvero un dominio di terzo livello?

Prendiamo un esempio standard e vediamo quali sono le diverse possibilità che offrono i sottodomini. Se il tuo sito è www.tuosito.it e ti occupi di alimenti per animali con una sezione informativa ed una divulgativa, il sottodominio potrebbe servirti a suddividerle in modo ordinato e ottimizzato. Quindi avrai blog.tuosito.it e shop.tuosito.it.

Quindi il sottodominio serve a indirizzare verso una specifica sezione del tuo sito, suddividendo blog, gallerie, shop e qualsiasi altra attività. Ovviamente l’utente non si accorge di star uscendo da un dominio mentre entra in un altro e, quindi, la presenza di sottodomini non intacca di certo la funzionalità e la fluidità del tuo sito. Solitamente questa diventa un’esigenza per portali di grandi dimensioni per cui le divisioni in domini di terzo livello diventano utili a gestire meglio le informazioni e a indirizzare gli utenti verso i contenuti a cui sono effettivamente interessati. È questo il caso di aziende operanti in vari ambiti e settori per cui gestire tutte le informazioni in un unico dominio potrebbe diventare complesso e confondere le idee a chi naviga.

Il vantaggio dei sottodomini risiede proprio nella possibilità di gestire meglio in contenuti e semplificando la navigazione da parte degli utenti. Ovviamente in questo modo ottimizzi l’indicizzazione del tuo sito web ma a patto che tu sappia maneggiare questi strumenti e che riesca a gestire le ottimizzazioni su tutti i sottodomini, come se fossero siti web separati. In poche parole devi essere certo di poter gestire più di un sito contemporaneamente, curando il posizionamento per tutti i sottodomini che deciderai di attivare.

A chi può essere utile

Se il carico di gestione dovesse essere troppo oneroso potresti valutare le sottocartelle, un sistema pratico che ti consente di suddividere ugualmente in sezioni il tuo sito ma attraverso una configurazione URL tecnica lievemente differente. In pratica se con i sottodomini potevi lavorare su queste url:

  • tuosito.it
  • tuosito.it

con le sotto cartelle otterrai il seguente risultato:

  • tuosito.it/blog
  • tuosito.it/shop

Questa soluzione non ha effetti sulla navigazione da parte degli utenti, né tantomeno sul posizionamento. Ovviamente restano validi i consigli di ottimizzazione che si fondano sui tempi di caricamento delle pagine, sulla coerenza e la completezza delle informazioni, sulla cura dei metatag e su tutte le accortezze che rendono una pagina web ben posizionata. Quindi dovrai ugualmente lavorare bene sulle parole chiave e sulla qualità dei contenuti senza dimenticare l’importanza di un layout responsive, facile da navigare e veloce nel fornire risposte agli utenti che navigano in rete.

Per concludere un sottodominio può essere utile a tutte quelle realtà aziendali che operano in più settori e che desiderano avviare strategie SEO differenziate senza creare confusione negli utenti che navigano. Se hai un sito web e offri diversi beni o servizi, quindi, l’utilizzo del sottodominio potrebbe esserti utile a diversificare le tue strategie ma solo e soltanto se potrai prenderti cura di tutti i domini da te gestiti.


Pubblicato: | Aggiornamento: