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Rel Canonical, cos’è e come si usa

Il Rel Canonical e la SEO sono due concetti strettamente correlati tra loro e, proprio per questo, oggi ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento, soprattutto se desideri migliorare le performance del tuo sito web.

Ovviamente prima di procedere ti serve attivare un servizio di web host, creare il tuo sito web e aver portato a compimento ogni dettaglio contenutistico ed estetico.

Queste azioni combinate sono essenziali per piacere ai motori di ricerca e agli utenti e, solo dopo aver terminato, sarai pronto ad affrontare questioni più complesse come quelle che riguardano il Rel Canonical.

Prima di cominciare ti anticipiamo subito che ci troviamo nell’ambito dei contenuti duplicati, aspetto controverso e sgradito ai chi si occupa di SEO ma essenziale per capire cosa bisogna correggere su un sito web che non si posiziona o che ha problemi di posizionamento.

Rel canonical: cos’è

Il Rel Canonical è un elemento HTML che indica ai crawler dei motori di ricerca che una pagina sia la copia di un’altra e che, pertanto, questi devono trasferire l’importanza su una delle due per evitare duplicazioni di contenuto. La pagina a cui il crawler dovrà dare “importanza”, quindi, sarà considerata la “pagina canonica”.

Quindi attraverso il Rel Canonical un web master non fa altro che suggerire ai motori di ricerca la URL preferita di cui questi devono tener conto nell’analisi e nella scansione. L’obiettivo è quello di mantenere la pagina più appropriata ma attraverso una sorta di “consiglio” che semplifica la comprensione dello spider al nostro sito web.

Come si inserisce nel codice

Per inserire un Rel Canonical occorre conoscere il funzionamento dei tag perché è qui che verrà posizionato. Per l’esattezza il Rel Canonical deve essere inserito all’interno del tag head delle pagine web attraverso una precisa sintassi come quella che segue:

link rel=”canonical” href=https://www.tuositoweb.it/pagina-canonica/ />

Come si inserisce su WordPress

L’inserimento del Rel Canonical è relativamente semplice ma, chiaramente, non lo è per chi non è in grado di agire sul codice di un sito web e non padroneggia l’HTML.

Se hai un sito web in WordPress (così come per qualsiasi altro CMS come Magento, Shopify o Joomla) ti basterà configurare un apposito plugin o componente che automatizza la gestione dei contenuti simili o duplicati. Parliamo di strumenti molto facili da utilizzare e che semplificano operazioni più complesse come quelle dell’inserimento di un tag nell’header ma che devono essere usati con cautela.

Rel canonical, a cosa serve?

Il Rel Canonical si utilizza quando si verificano delle duplicazioni che vogliamo risolvere. Quindi se un sito web contiene più pagine con contenuti identici o simili tra loro bisognerà utilizzare il link Rel Canonical per non incorrere in penalizzazioni.

Il Rel Canonical, quindi, dovrebbe essere utilizzato ogni volta che uno stesso contenuto potrebbe essere raggiunto da URL differenti. Per la precisione si utilizza nei casi in cui lo stesso contenuto è raggiungibile da più URL o quando nel sito sussistono più contenuti simili.

Per l’esattezza devi sapere che il Rel Canonical può essere utilizzato tra domini e sottodomini differenti, ovvero in cross domain. Inoltre puoi sempre canonicalizzare url a protocolli differenti ma senza bloccare la scansione tramite il robots-txt e tramite l’inserimento nelle intestazioni http.

Differenze tra 301 e canonical

Sei hai già conoscenze di base sull’ottimizzazione SEO la lettura della definizione della URL canonical avrà suscitato in te l’assonanza di questa con il redirect 301.

Ebbene questi due concetti non devono essere confusi tra loro perché, come vedremo, sono un tantino diversi. La principale differenza tra questi due strumenti riguarda l’impatto che hanno sull’esperienza di navigazione dell’utente che non dobbiamo mai trascurare. Difatti con il redirect 301 l’utente viene reindirizzato verso un’altra URL rispetto a quella di partenza.

Con il rel canonical, invece, impostiamo una direttiva che ha influenza solamente sul crawler e, quindi, l’utente non ne percepirà l’esistenza. Da un punto di vista SEO, invece, entrambe le direttiva indicano quale sarà la preferita agli occhi dei motori di ricerca con l’obiettivo di arginare scansioni multiple. Dal momento che il redirect 301 ha un effetto più impattante, potrebbe essere che tale direttiva possa avere maggior efficacia rispetto al rel canonical.


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