Ci troviamo sempre più spesso davanti a casi in cui i nostri clienti si rendono conto di avere bisogno di un backup soltanto quando è troppo tardi, e cioè quando oramai tutti i dati sono andati perduti.
Nella realtà attuale bisogna prendere coscienza del fatto che tutti i nostri dati, non solo quelli connessi al proprio sito web, ma tutte le email, video e foto personali, dati aziendali, documenti di lavoro e molto altro sono costantemente in pericolo, per questo è necessario prendere per tempo tutte le precauzioni necessarie a proteggerli.
In questo articolo vogliamo parlare di Backup e Disaster Recovery analizzando l’importanza di intraprendere tutte le azioni adeguate per mettere al sicuro i propri dati in caso di imprevisti o disastri.
Perché se è vero che i disastri, siano essi frutto dell’errore umano o di altre circostanze, sono imprevedibili, è altresì vero che possiamo prevedere come proteggerci dai disastri e preparare un piano d’azione per far sì che i nostri dati siano sempre al sicuro, anche nella peggiore delle ipotesi. Come fare? Vediamolo insieme.
L’importanza di un piano per gli imprevisti
Preparare l’azienda agli imprevisti è fondamentale affinché un problema qualunque, dal più banale al più disastroso, non si trasformi in qualcosa di irreparabile per il proprio business, mandando in fumo anni di lavoro e parecchio denaro.
Si tratta più che altro di una questione di consapevolezza. Perché i “disastri”, ahimè, possono accadere - che si tratti di errore umano, di calamità naturale, di rottura accidentale di un server, di attacco hacker o altro - e troppo spesso si tende a non considerare questa possibilità, come qualcosa di estremamente lontano e scollegato dalla nostra realtà aziendale e dai nostri siti web.
“Figuriamoci se capita proprio a me”
Questo tipo di ragionamento può rivelarsi estremamente rischioso. Chi l’avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovati nel pieno di una pandemia globale nel XXI secolo? Eppure…
Insomma, i dati sono un vero patrimonio aziendale e come tale vanno protetti e salvaguardati. Per di più, perdere i propri dati non è soltanto un danno economico ma può diventare anche e soprattutto un danno reputazionale da cui sarà difficile rialzarsi.
Come proteggersi da questo rischio? La primissima cosa da fare è attivare il Backup, meglio se in Disaster Recovery.
No, non è così banale come credi. Purtroppo infatti la maggior parte delle aziende italiane non ha un sistema di backup completo dei dati sensibili periodico attivo, sottovalutando di grosso i rischi a questo collegati.
Capiamo insieme come attivare dei sistemi di protezione dati e perché questi strumenti ti possono letteralmente salvare l’azienda. Ma iniziamo facendo una distinzione tra servizi di Backup e Disaster Recovery, che molto spesso vengono citati insieme ma in effetti rispondono ad esigenze diverse e si riferiscono a due procedure distinte, anche se strettamente connesse tra loro.
Backup, cos’è e perché è fondamentale attivarlo
Il backup è definito come la messa in sicurezza di un sistema attraverso una procedura di ridondanza dei dati, quindi l’esecuzione periodica di almeno una copia dei dati.
Infatti solitamente è consigliabile effettuare il backup in più di una copia di sicurezza di tutti i dati e conservare i file di backup in luoghi fisicamente diversi per diminuire le probabilità di perdita di dati in caso di disastro connesso ad una singola copia o ad un singolo evento.
Lo scopo del backup è appunto quello di recuperare una copia di dati nel caso in cui l’originale venga danneggiata o persa, quindi di tornare ad una situazione “precedente”, ovvero prima dell’eventuale disastro.
“Ma per quali dati dobbiamo eseguire il backup?" Il nostro consiglio è… per tutti!
Dai dati aziendali, alle immagini e video sui dispositivi mobili, alle caselle email della tua posta elettronica, ai contenuti dello spazio web. Ogni documento digitale è a rischio di perdita e se per te è importante devi assolutamente assicurarti che sia coperto da una copia di backup dei dati.
Questa deve essere una regola soprattutto per le aziende, che oltre ad avere a che fare con una mole sempre più ampia di dati interni, custodiscono anche i dati sensibili di terze parti, come clienti, fornitori e altri interlocutori aziendali.
Ora che abbiamo capito quanto sia imprescindibile il backup per la salute e la tranquillità aziendale ti chiedo… pensi che sia sufficiente?
La verità è che il Backup, da solo, non basta per mettere al sicuro un’azienda da disastri di portata più elevata e ridurre al minimo i rischi. In questo caso corre in nostro soccorso un piano di Disaster Recovery.
Cos’è il Disaster Recovery?
Il Disaster Recovery, in italiano Recupero del Disastro, è un insieme di misure tecnologiche ed organizzative atte a ripristinare i dati, i sistemi e le infrastrutture legate ad una organizzazione aziendale nel caso in cui si verifichino appunto dei disastri che intacchino la regolare operatività aziendale.
Ogni azienda che si prenda cura di salvaguardare la regolarità dei propri servizi anche in caso di emergenza ha sicuramente redatto un Disaster Recovery Plan - DPR - ovvero un Piano di Recupero dal Disastro che contiene al suo interno tutte le misure che verranno introdotte a seguito di un disastro per ripristinare i servizi.
In un piano di DR i sistemi e i dati vengono ridondati in un sito secondario, detto anche sito di Disaster Recovery, questo per garantire che i dati non vengano persi nel caso in cui uno dei due siti subisca un danno irreparabile, e venga conservato l’intero contenuto salvato. In poche parole viene creata una copia dell’infrastruttura e collocata in un sito secondario. Solitamente è consigliabile che le due infrastrutture siano collocate ad almeno 50 km di distanza, meglio se più di 100 km.
In base alle necessità aziendali il piano di Disaster Recovery può essere strutturato in maniera differente. Alcune aziende, infatti, possono avere la necessità di continuità operativa, un concetto sicuramente legato al Disaster Recovery ma non sempre coincidente.
Si tratta di Business Continuity, in cui la strategia aziendale mira ad ottenere la continuità delle operazioni strategiche in qualsiasi caso e con qualunque situazione avversa in corso. Ovviamente un piano di Business Continuity ha costi molto elevati in quanto prevede tutta una serie di operazioni specifiche per far sì che qualsiasi disastro aziendale non intacchi minimamente le attività strategiche in corso. Bisogna quindi andare a studiare ogni casistica e prevedere un piano di azzeramento rischi per ognuna di esse.
Non tutte le aziende possono aver bisogno di mantenere una Business Continuity, quello che è certo però è che tutte le aziende necessitano che i propri dati non vengano distrutti o persi.
Per questo anche se Backup, Disaster Recovery e Business Continuity sono tutti argomenti correlati, non possono essere citati come la stessa cosa, ma ogni azienda deve effettuare una valutazione costi/benefici e capire quale sia la strategia più adatta a sé.
Fermo restando il backup come salvaguardia dei dati imprescindibile.
Ora ti svelo perché il Backup di Tophost è la scelta migliore per il tuo sito
L’hosting Backup di Tophost è la scelta migliore che puoi fare per mettere al sicuro il tuo sito web. Infatti il nostro Backup automatico, attivabile per tutti i piani hosting, è in Disaster Recovery: mente i nostri server sono collocati nell’infrastruttura di Roma, le copie di backup sono salvate in quella di Milano. Questo vuol dire che anche in caso di disastro i tuoi dati sono al sicuro, non andranno persi.
“Ricorda, il backup non è una scelta: deve esserci, sempre!”
In più la nostra azienda partner Seeweb, con le sue infrastrutture ad alte prestazioni, ha ottenuto le più importanti certificazioni per la sicurezza dei propri Datacenter: ISO 9001, ISO 27001, ISO 27018.
Il nostro Alessandro in questo video ci spiega meglio perché affidarsi alle nostre soluzioni di backup è la scelta migliore per non incorrere in spiacevoli sorprese e quanto sia importante attivare il Backup solo prima che avvenga un inconveniente.
Fieri di essere al tuo fianco nel tuo progetto web :)
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