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Disaster Recovery: RTO e RPO, cosa sono?

Ti sei mai chiesto quale sia il modo migliore per proteggere i tuoi dati dal rischio di una perdita improvvisa?
Sai cosa sono RTO e RPO? Cosa hanno a che fare questi due parametri con la messa in sicurezza dei tuoi dati?

Vediamolo insieme…

 blog disaster recovery rto e rpo

 

Diffondere consapevolezza riguardo il rischio di perdita di dati è un tema molto caldo, e ogni giorno anche noi di Tophost ci impegniamo per trasmettere ai nostri clienti questo importante messaggio, promuovendo il nostro servizio di Backup in Disaster Recovery ad un prezzo davvero irrisorio.

Molto spesso infatti si ignorano i pericoli derivanti dall’utilizzo di grandi quantità di dati digitali nel nostro lavoro, nella nostra vita quotidiana… In realtà perdere tutte le proprie foto, video, fatture, email e tanto altro può essere immediato quanto doloroso. Il Backup e un Disaster Recovery Plan devono essere implementati prima che questo accada.

Parlando di Backup e Disaster Recovery dobbiamo sicuramente citare due importanti indicatori, che sono Recovery Point Objective (RPO) e Recovery Time Objective (RTO). Grazie a questi parametri si può implementare una strategia di backup e protezione dati che si adatti alle esigenze del proprio business e alle tecnologie impiegate.

Cos’è il Disaster Recovery?

Immagina di ritrovarti in uno di questi scenari ipotetici:

  • il tuo pc non da più segni di vita,
  • i tuoi server sono danneggiati irreparabilmente,
  • il tuo ufficio si è allagato,
  • il tuo cellulare è stato rubato,
  • la tua azienda è andata a fuoco,
  • il tuo hosting provider è stato vittima di un terremoto

E adesso?

Nel frattempo avrai clienti arrabbiati che provano a contattarti, importanti lavori a rischio, dipendenti fermi in attesa del da farsi…

Può succedere di ritrovarsi in una di queste situazioni e in questo caso quello che devi pensare è:

  • Sarò in grado di ripristinare i miei dati o li ho persi per sempre?

  • Ma soprattutto, in quanto tempo riuscirà la mia attività a tornare operativa?

 

Avere un piano di Disaster Recovery significa esattamente questo, e cioè aver programmato in anticipo le azioni da intraprendere in caso di disastro e il tempo massimo necessario a recuperare i dati in ordine di priorità in modo da ripristinare tutti i servizi per tornare in operatività. Qui entrano in gioco RTO e RPO. Capiamo meglio perché…

RTO, Recovery Time Objective

Il Recovery Time Objective è definito come il tempo necessario per ottenere il pieno recupero delle operazioni in caso di eventi critici. Misura quindi il tempo massimo tollerato affinché il downtime rientri e venga ripristinata l’operatività del sistema.

Il concetto che sta alla base di questo parametro è che ogni secondo in più di downtime può causare all’azienda una perdita economica maggiore. Poter dare una stima a questa perdita ancor prima che il downtime avvenga permette di calcolare il tempo massimo che si è disposti a rimanere offline per minimizzare le perdite.

Il calcolo del valore di RTO in un piano di Disaster Recovery serve proprio a questo: quantificare per tempo i danni “sopportabili” in caso di disastro prima che tutto sia ristabilito e si torni ad una situazione di operatività minima e quindi evitare che si “rimanga nell’incertezza” chissà per quanto tempo in attesa di capire come muoversi.

In caso di RTO pari o prossimi allo zero si ha una soluzione di Business Continuity, in cui l’operatività aziendale non subisce nessuna interruzione in caso di disastro.

RPO, Recovery Point Objective

Il Recovery Point Objective è un altro parametro importante per un piano di DR. Indica la tolleranza ai guasti di un sistema informatico. Si tratta di una misura temporale che rappresenta il tempo massimo che deve intercorrere tra la produzione di un dato e la sua messa in sicurezza attraverso il backup, e quindi corrisponde direttamente alla quantità di dati che un sistema può permettersi di perdere.

Cosa vuol dire? In poche parole l’RPO indica la frequenza del backup, ogni quanto avviene il salvataggio dei dati. Anche in questo caso la scelta del parametro dipende molto dal tipo di attività che si svolge e dalla frequenza con cui si producono nuovi dati.

Se hai un blog o un sito web in cui le pubblicazioni hanno frequenza giornaliera o settimanale, ad esempio, un backup ogni 7 giorni od ogni 24 ore sarà più che sufficiente. In caso di imprevisto verrà ripristinato il backup dell’ultima settimana o il backup del giorno prima.

Se hai a che fare con centinaia di dati al minuto, al contrario, avrai bisogno di una copia praticamente istantanea in tempo reale di tutti i tuoi dati su un sistema informatico secondario di emergenza, con parametro RPO pari a 0. Ovviamente le due soluzioni comportano dei costi molto diversi.

Sia per quanto riguarda RPO che RTO, quindi, non esiste un indice standard a cui fare riferimento, ma ogni azienda dovrà effettuare delle valutazioni stabilendo le priorità e i relativi costi per poi definire le politiche di Disaster Recovery adatte alle proprie esigenze.


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