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Cache di Google, cos'è e a cosa serve

La cache di Google è uno strumento utile che bisogna saper utilizzare per una serie di attività da svolgere su un sito web, specialmente se vuoi prenderti cura del suo posizionamento.
In questa guida ti spiegheremo cos’è e come funziona assieme a qualche suggerimento circa le buone pratiche per le attività SEO.

Se vuoi un sito web ben posizionato e ti stai avvicinando ora al mondo della SEO devi sapere che tutto ciò che lo rende performante riguarda tante sfaccettature, dalla chiarezza dei contenuti alla scelta del miglior hosting che lo ospiterà.

Per quel che riguarda la cache di Google, invece, come prima cosa devi sapere che questa è utilizzata proprio dai motori di ricerca nei quali ti impegnerai ad inserire il tuo sito web.

Cos’è la cache di Google

La memoria cache, in informatica, è una memoria piccola e veloce che memorizza dati recenti e contribuisce a rendere più efficiente il sistema per cui lavora. Quindi è come una specie di tana in cui le informazioni vengono reperite velocemente facilitando il lavoro di ricerca.

Si tratta di una copia istantanea che Google immagazzina e che conserva nei server per offrire agli utenti un servizio veloce e accurato durante la loro navigazione. In questo modo Google non si “appesantisce” con le richieste da parte dei milioni di naviganti in rete e assolve meglio al suo scopo: quello di far trovare a tutti l’informazione che stanno cercando.

In pratica durante una qualsiasi ricerca su Google questa verifica prima se il risultato è già presente in cache e poi lo trasferisce all’utente senza coinvolgere la memoria principale. Se questo non è presente nella cache, invece, il dato passa per la memoria principale e poi viene processato dai Server di Google, impiegando solo quale istante in più e che difficilmente l’utente percepisce.

Per questo la cache di Google serve a facilitare la navigazione dell’utente quando vuole recuperare delle pagine che ha già visitato e a rendere il servizio di ricerca veloce e tempestivo.

Come usare la cache di Google

Le copie delle pagine salvate da Google si possono rintracciare in vari modi per cui prima vedremo come fare e poi capiremo in che modo tali risultati possono tornarti utili.

  1. Il primo metodo consiste nel cliccare la freccetta che indica verso il basso, proprio accanto alla URL dei siti organizzati tra i risultati di ricerca. Ti apparirà un tasto con su scritto “Copia Cache” e cliccandoci sopra il browser ti mostrerà la versione memorizzata da Google. In alto alla pagina che si caricherà ti apparirà un messaggio simile a quello che segue:

    Questa è la copia cache di Google di www.sitowebchehaivisitato.it È un'istantanea della pagina visualizzata il (giorno e ora dell’ultima visualizzazione). Nel frattempo la pagina corrente potrebbe essere stata modificata.”

  2. Un altro modo è quello di inserire l’operatore di ricerca prima della URL della pagina di cui vuoi visualizzare la copia come in questo esempio: cache:www.tophost.it.

  3. In alternativa puoi procedere scaricando il tool gratuito Web Cache Viewer grazie al quale potrai anche analizzare lo storico delle modifiche di una specifica pagina web.

Ma a cosa serve tutto questo? In che modo puoi usare la Cache di Google per il tuo sito web? Devi sapere che questa memoria ti fornisce la data dell’istantanea della pagina oltre a mostrarti la versione completa e le ultime modifiche. Infine la cache di Google ti mostra le versioni con solo testo e le sorgenti di pagina.

Vantaggi dell’uso della cache

Come anticipato la cache di Google recupera informazioni passate per cui ti può servire a recuperare una pagina modificata o a verificare in che modo il cambiamento possa aver influito sulla stessa. Magari ti può servire per visualizzare la versione testuale dei tuoi contenuti per un’analisi o un’ottimizzazione.

Con la versione testuale potrai fare un check tra contenuti ed elementi grafici per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti o ottimizzare il tuo sito web.

Infine potrebbe essere vantaggiosa per capire la data dell’ultima scansione del crawler di Google e per verificare in che modo il tuo sito viene scansionato. Questo dato è utile a migliorare l’architettura del sito e a rendere raggiungibili tutte le pagine, migliorando le correlazioni e, quindi, anche l’esperienza di chi naviga il tuo sito.

Chiaramente la home è la pagina che presenta sempre risultati migliori ma con l’utilizzo della cache potrai avvicinare le “URL” lontane e ottimizzare le scansioni beneficiando di un miglior posizionamento.

La cache di Google, in conclusione, è un ottimo strumento di monitoraggio ma affinché sia davvero utile per la tua SEO ti suggeriamo di utilizzarlo al fianco di altri tool di analisi che ti indicano la corretta via da seguire per migliorare le prestazioni.


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