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L'algoritmo BERT di Google: come funziona?

Con l'introduzione di BERT Google ha modificato il modo in cui il motori di ricerca cercano di interpretare le query digitate dagli utenti di internet. Ecco come funziona il nuovo algoritmo e cosa fare per curare la SEO in linea con questo cambiamento.

Il nuovo algoritmo di Big G sta cambiando il paradigma della SEO: ecco cosa c'è da sapere per ottimizzare i siti web

La battaglia per le prime posizioni in SERP si gioca da anni sulla consapevolezza di come funzionano gli algoritmi dei motori di ricerca, in primis Google, e su come questi ultimi decidono quali sono i contenuti web più coerenti con le query digitate dagli utenti.

Nell'ottobre 2019 Big G ha introdotto un importante aggiornamento in questo campo: è l'algoritmo BERT, che promette di trasformare il web in un luogo più 'user-friendly'. E, da quando è stato lanciato, i proprietari dei siti internet stanno cercando di comprendere sempre meglio come funziona in modo da assecondarlo e ottenere un vantaggio sulla concorrenza in termini di posizionamento.

Ti interroghi anche tu su questo nuovo algoritmo?

In questo articolo cercherò di spiegarti in modo semplice come funziona e come comportarti per ottimizzare di conseguenza il tuo sito.

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Che cos'è Google BERT e come funziona?

BERT è un algoritmo che migliora la comprensione del linguaggio umano da parte del motore di ricerca e, attraverso di esso, Google lavora per creare la corrispondenza corretta tra le intenzioni di ricerca degli utenti e i contenuti presenti sul web.

Il suo nome indica l'acronimo Bidirectional Encoder Representations from Transformers.

Ma che significano queste parole?

Piuttosto che spiegarti le caratteristiche tecniche di BERT e annoiarti con complicate nozioni informatiche, è più utile illustrare in breve come funziona.

Ciò che distingue questo algoritmo dai precedenti è la capacità di analizzare le parole digitate in modo bidirezionale.

Mi spiego meglio: gli altri 'simili' di BERT comprendono i termini osservando solo ciò che si trova alla loro sinistra oppure solo ciò che si trova alla loro destra. Il nuovo algoritmo, invece, cerca di interpretare una parola contestualizzandola completamente in base a tutto ciò che la precede e che la segue.

Grazie a questo modus operandi BERT è in grado di comprendere molto meglio le intenzioni di ricerca degli utenti e di fornire risultati più pertinenti, affinando sempre di più il suo lavoro in base ai milioni di dati che gli arrivano ogni secondo.

Questo modo di procedere, inoltre, gli permette di essere addestrato in modo estremamente accurato a partire da un corpus di informazioni decisamente più ridotto rispetto a quanto era necessario agli altri algoritmi prima del suo arrivo.

Cosa cambia per gli utenti di internet?

Nel paragrafo precedente abbiamo accennato al fatto che BERT è in grado di comprendere più efficacemente le query di ricerca degli utenti di Google. Ma in che modo questo influisce sull'esperienza di chi utilizza i motori di ricerca?

È semplice: la missione di Google non è la semplice archiviazione di tutti i contenuti del web, ma la loro organizzazione in modo da dare ai suoi utenti delle risposte alle loro richieste. E meglio capisce cosa le persone reali vogliono e più pertinenti sono i risultati forniti.

Facciamo un rapido esempio. Ipotizza di essere alla ricerca di un banco alimentare nei paraggi della tua abitazione e di digitare, per l'appunto, 'banco alimentare'.

Clicchi Invio e che succede?

BERT capisce che quando scrivi 'banco' non intendi un mucchio di sabbia, né il tavolino assegnato agli alunni e nemmeno un istituto finanziario. Riesce a interpretare la tua richiesta nel modo corretto e comprende che quello che cerchi è un'organizzazione benefica per la distribuzione di generi alimentari.

E va anche oltre: in base ai dati che ha acquisito durante la sua attività è in grado di capire che, probabilmente, stai cercando questa informazione per sapere se sono presenti banchi alimentari nella tua zona.

Di conseguenza, se ne trova, e se questi hanno adottato una buona strategia di posizionamento a livello di SEO locale, te li mostrerà in SERP per soddisfare la tua richiesta nel modo più preciso possibile.

In sintesi, con l'introduzione di BERT Google sta cercando di offrire un servizio grado di interpretare sempre più accuratamente il linguaggio umano in modo da fornire risultati il più possibile in linea con l'intento di ricerca degli utenti.

Come ottimizzare il tuo sito web per BERT

Quindi, di fronte all'aggiornamento dell'algoritmo di Google, cosa puoi fare per migliorare i tuoi risultati SEO?

Bene, la verità è che non c'è molto da ottimizzare per BERT.

Forse questo può sembrarti davvero strano, ma devi capire che Google ha introdotto questo aggiornamento proprio per impedire ai siti internet di ottimizzare i contenuti per i bot invece che per gli utenti.

Internet deve essere utile alle persone reali e non ai software.

Di conseguenza il concetto di ottimizzazione così com'era inteso prima di BERT, ovvero inserimento compulsivo di parole chiave che soddisfacevano i bot ma frustravano gli utenti che non trovavano contenuti pertinenti con quello che cercavano, sta venendo meno.

Ecco perché ti do questo consiglio: ottimizza il tuo sito per le persone reali.

Scrivi contenuti chiari, comprensibili e, soprattutto, corretti.

Ricordi quanto era diffusa la pratica di eliminare le cosiddette 'stop words', ovvero quelle parole come il, la, a ecc. che gli stessi bot ignoravano durante il processo di interpretazione di una query?

A causa della tendenza maniacale ad accontentare i software e non gli umani ci ritrovavamo di fronte a titoli che, nella migliore delle ipotesi, erano bizzarri da leggere, ad esempio 'Come scegliere bici', oppure 'Quale auto migliore'.

Adesso le stop words non vengono più ignorate da Google, anzi: sono fondamentali per la contestualizzazione delle parole.

Di conseguenza puoi mettere da parte l'idea di creare contenuti in base alle keyword, e ragionare, invece, intorno al concetto di intento di ricerca.

Il segreto è capire cosa vogliono trovare sul web le persone che appartengono al tuo pubblico target e fornirglielo attraverso un contenuto chiaro e autorevole, scritto in italiano corretto e concepito per essere letto da un umano e non da un bot.

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In conclusione

In questo articolo ti ho illustrato per sommi capi come funziona BERT, il nuovo algoritmo di Google, e in che modo si differenzia da quelli che l'hanno preceduto.

L'obiettivo di chi ha creato questo aggiornamento è rendere i contenuti che vengono prodotti per il web più coerenti con i bisogni delle persone reali e spingere i siti ad abbandonare la cattiva abitudine di confezionare pagine internet pensate per accontentare i bot.

Di conseguenza, se intendi curare la SEO del tuo portale procedi coerentemente con il modus operandi di BERT: crea contenuti confezionati in modo da rispettare l'intento di ricerca del tuo target e vedrai che il tuo posizionamento migliorerà nel tempo.

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